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   Il bombardamento aereo in piazza mercato Riduci

17 settembre 1943 - 17 settembre 2023…80 anni dopo...
PER NON DIMENTICARE IL BOMBARDAMENTO AEREO IN PIAZZA MERCATO, OGGI LARGO DELLA MEMORIA

La lapide collocata in Piazza Mercato, oggi Largo della Memoria, dieci anni fa, in occasione del 70esimo anniversario del tragico evento!

Campagna si ferma per ricordare le vittime del bombardamento aereo di 80 anni fa, che causò numerosi lutti con 177 morti, feriti e distruzione di immobili. Ma veniamo alla cronistoria degli avvenimenti, narrati nel libro di Paolo Tesauro Olivieri " Settembre 1943 - La tragedia delle popolazioni dei Comuni della Valle del Sele e dintorni".  " Gli eventi bellici che si verificarono nella silenziosa cittadina di Campagna scossero profondamente l'animo della popolazione. Campagna, senza vie d'uscita, per la sua ubicazione apparentemente sicura di scelta da molti quale località adatta per lo sfollamento. La mattina del 17 settembre '43, intorno alle ore 10, 30 la gente di Campagna e molti sfollati facevano la fila per ritirare la misera razione di viveri e attendevano in Piazza Mercato, nei pressi del Municipio, il loro turno per prelevare al forno il pane e la farina, con la famosa tessera annonaria.

" Quella fila doveva essere abbastanza lunga per determinare l’enorme ecatombe". L' assembramento di persone, forse, " dovette impensierire i piloti alleati e fece opinare che tra quella massa di gente si trovassero dei militari tedeschi " da sterminare. Una strage " che nessuna penna umana ha finora descritto nei suoi tragici particolari".

Anche nel volume dal titolo " Italia Martire " tra l'altro è scritto: " Fu una carneficina orrenda: un centinaio di corpi vennero proiettati all' intorno, dilanianti e rimasero per più giorni senza sepoltura". Solo la pietà di alcuni internati ebrei medici e l'opera dei familiari superstiti evitarono l'insorgere di una epidemia. Rimossero i cadaveri del massacro dalle macerie, li accatastarono sul posto e procedettero alla cremazione. Un vero e proprio scempio agli occhi dei sopravvissuti. Il sangue versato dai caduti in guerra, militari o civili che siano, non può e non deve sfociare in un vano sacrificio, ma deve essere di monito e di insegnamento alle future generazioni per il conseguimento della vera pace tra i popoli.

Carmine Granito CAMPAGNA
Giovanni PALATUCCI, il nostro amato vescovo Giuseppe Maria PALATUCCI, padre Giovanni Recupido, ritratti insieme in una fotografia scattata nel Palazzo del Seminario di Campagna!!!!

...da una testimonianza ed una intervista a me rilasciata dal compianto don Alberto Gibboni, all' epoca dei fatti, stretto collaboratore di Mons. Giuseppe Maria PALATUCCI, vescovo di Campagna: in quella triste occasione, persero la vita anche tre soldati tedeschi: due su una camionetta semi blindata parcheggiata all' altezza della fontana in Piazza Mercato, uno aveva i capelli rossi e l'altro non si riconosceva in quanto in seguito al bombardamento era diventato una torcia umana, morto carbonizzato, completamente avvolto dalle fiamme, possiamo dire arso vivo e totalmente bruciato...il terzo lo trovammo sul convento della Concezione, su un sediolino roteante con mitragliatrice, una sorta di contraerea di oggi... Vennero da me, nella cripta della Cattedrale degli ufficiali delle SS. e giacché i soldati caduti erano cattolici, provvidi a fare una benedizione tipo estrema unzione, chiusero i cadaveri in dei sacchi a pelo, mi fecero il saluto militare e , fortunatamente, se ne andarono, perché la chiesa era piena di ebrei, sfollati e decine di persone che li trovarono rifugio...il nome di quei tre morti non si è mai saputo!!!!......

NELLA NOTIZIA: Tra le curiosità, tra le vittime del bombardamento aereo alleato del 17 settembre 1943 a Campagna figura anche un ebreo internato nel CAMPO DI CONCENTRAMENTO PER CIVILI DI GUERRA di San Bartolomeo, tale LEO SPITZER. Ecco la sua scheda, come risulta al numero 211 dell'elenco dei presenti nel CAMPO al 16 settembre 1940: cognome SPITZER, nome LEO, paternità SAMUELE, nato nel 1895 - quindi, quando è morto aveva 48 anni di età, professione o mestiere IMPIEGATO, cittadinanza NAZIONALITÀ GERMANICA. In effetti, formalmente, il campo di concentramento era già chiuso da un po'di tempo, gli ebrei ivi internati liberi di andarsene, ma una cinquantina di loro, rifiutando di andare nei loro Paesi di origine o Comuni di residenza, negando anche il ricongiungimento familiare con i loro cari, rimasero a Campagna, perché, per loro, tutto sommato, rappresentava, ancora un rifugio sicuro. Resteranno fino alla primavera dell'anno successivo. L' anno della loro ripartenza è, infatti, il 1944.

In verità, già l'amministrazione comunale nel 1965 aveva ricordato il tragico evento con una lapide apposta proprio davanti al portone di ingresso del Palazzo di Città, quindi nei pressi del Municipio nell'allora Piazza Mercato, con la dicitura: " il 17 settembre 1943, uomini e donne, di ogni età e di ogni luogo, qui chiamati dal bisogno della umana assistenza, rimasero vittime di poche bombe scese dal cielo. Questa lapide ne eterni la memoria". Sovrasta la scritta un passo, una frase tratta da una poesia di Salvatore Quasimodo "...dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra". Ora il marmo è stato recuperato e sistemato alla base del monumento, che oggi si trova nella nuova toponomastica cittadina di Campagna in Largo della Memoria.

Una considerazione: gli eventi bellici che si verificarono nella Città di Campagna segnano due date il 14 settembre (mitragliamento) e il 17 settembre (bombardamento aereo). Sono due giorni lontani una settimana dall'8 settembre, quindi dall' armistizio e 10 giorni dopo del MESSAGGIO DI BADOGLIO!!! ...e meno male che eravamo ALLEATI, altrimenti se fossimo rimasti NEMICI, allora, gli anglo-americani cosa avrebbero fatto???? ..... Avrebbero sganciato una BOMBA ATOMICA?!?!!?!?!

Da qualche anno la data del 17 settembre, giorno del bombardamento, è stata ISTITUZIONALIZZATA!!!! Fa parte nel calendario del Comune di Campagna, delle manifestazioni, festività, cerimonie, commemorazioni e ricorrenze civili, da rendere SOLENNI

... useremo il termine CIRCA 200 MORTI, anche se non è appropriato, perché l’esatto numero non si è mai conosciuto. Furono trovati cadaveri, brandelli di carne, corpi straziati, carbonizzati e polverizzati...che non hanno avuto nessuna IDENTITÀ. A ciò aggiungiamo quelli che sono morti successivamente in ospedale per le gravissime ferite riportate. E, poi, ci sono gli scomparsi, i DISPERSI, che non si sono mai più trovati!!! Anzi, qualche familiare superstite ha dovuto aspettare ben 10 lunghi anni per vedersi attribuire dal Tribunale una PRESUNZIONE DI MORTE e riscuotere, così una misera pensione di VEDOVA O ORFANO DI GUERRA!!! Quindi, non è solo un calcolo matematico o un problema di statistica!!! Gli alberi di Piazza Mercato mostrano ancora oggi profonde ferite, i basoli e i sanpietrini gridano ancora GIUSTIZIA, IL SANGUE NON È ACQUA!!! A tal proposito, l’Amministrazione Comunale di Campagna ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di assegnare una MEDAGLIA AL MERITO CIVILE alla popolazione campagnese. Speriamo che sia di ORO!!!! Nel frattempo, la pratica è alla Prefettura di Salerno per la fase istruttoria.

Immediatamente dopo i bombardamenti del 17 settembre 1943, i medici ebrei che si erano rifugiati sulle montagne di Campagna, scesero in paese a prestare soccorso e dare un aiuto consistente alla popolazione civile: rovescio della medaglia, ora sono loro, in prima linea, ad aiutare gli amici Campagnesi! È una STORIA DIVERSA, dettata dal cuore e dall' umanità. Una storia di SOLIDARIETÀ CIRCOLARE. Sprezzanti del pericolo a cui andavano incontro, allestirono una sorta di ospedale - ambulatorio per prestare i primi soccorsi alle decine e centinaia di feriti. Per due lunghi giorni, senza mai dormire e mangiare, con attrezzi rudimentali, realizzarono una cinquantina di interventi, operazioni delicatissime anche con amputazione di arti. Tutto ciò in barba alle vergognose leggi razziali e facendo prevalere il GIURAMENTO DI IPPOCRATE. A due di loro, entrambi polacchi, i dottori ebrei CHAIM PAJES e MASSIMILIANO TANZER, da tutti meglio conosciuto con il diminutivo MAX, qualche anno fa, il Comune di Campagna ha conferito la cittadinanza onoraria, postuma " ALLA MEMORIA ". A ritirare l’onorificenza i rispettivi figli venuti appositamente, per l’occasione, da Roma e Casamassima, in provincia di Bari. Su al Museo - Itinerario della Memoria e della Pace - Centro Studi Giovanni PALATUCCI, vi è una Sala Emozionale a loro due eroi intitolata, dove vengono narrate le loro storie e con video si ripercorrono tutte le tappe di quei tragici momenti. I soldati americani arriveranno a liberare la Città di Campagna, "solo" il 19 settembre 1943. Ma questa è una altra storia, che vi racconteremo la prossima volta!!!!….